Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Un uomo percorre il mondo intero in cerca di ciò che gli serve e torna a casa per trovarlo” (George Moore)
La paura c’è ma, quasi, non si vede. I mercati hanno recuperato parte delle perdite accumulate dopo il sell off seguito all’annuncio del fallimento di SVB e Signature Bank. Pazza Affari ha guadagnato oltre il 2% riavvicinando quota 27mila punti, e posizionandosi al primo posto, a livello mondiale, per performance tra le principali piazze finanziarie. Di riflesso il Vix, ovvero la volatilità sull’indice S&P 500, ha perso il 10%, ma ricordiamo che dai minimi dell’anno era arrivato a guadagnare il 30%. Che sul mercato il vento stia cambiando lo dimostra la perdita di rendimento pari a 100 punti base, in un solo giorno, sul treasury a 2 anni che rappresenta un buon termometro del livello di preoccupazione sul rischio di contagio dell’economia dopo la crisi finanziaria nella Silicon Valley e di riflesso l’arrivo di una recessione. Sulla California si cui poi abbattuta un’altra scure ovvero l’annuncio da parte di Meta Platform del taglio di ulteriori 10mila posti di lavoro. Una scelta che, secondo la società, si rende necessaria per fare fronte al mutato contesto e per aumentare il livello di efficienza della società. Il titolo però festeggia Wall Street con un balzo del 7%, che ha lo portato sui massimi da 6 mesi.
Dopo il panico si torna a ragionare sui dati?
I venti di crisi provenienti dalla California hanno messo in secondo piano una serie di dati macroeconomici che diversamente avrebbero dato una direzione ai mercati. Ieri è stata diffusa la statistica sull’inflazione in Usa a febbraio, che è stata in linea con le attese, mostrando un trend di rallentamento del tasso di crescita. In particolare l’aumento su base sequenziale è stato dello 0,4% rispetto al +0,5% della rilevazione precedente mentre su base annua il rialzo è stato del 6% rispetto al +6,4% di gennaio. Abbastanza per consolidare l’attesa che tra una settimana la Fed aumenti i tassi di 25 punti base (probabilità al 75%) anche se non si può escludere (probabilità del 25%) che il costo del denaro, possa scendere di 25 punti base. Ipotesi che, se nelle prime ore post crisi di SVB, poteva essere dettata dal panico, dopo alcuni giorni pare prendere una certa consistenza tra gli addetti ai lavori. Ulteriori indicazioni arriveranno oggi alle 13:30 con il dato sulle vendite di beni essenziali a febbraio viste in calo dello 0,1% rispetto al +2,5% di gennaio, e l’indice dei prezzi alla produzione sempre a febbraio: +0,3% la stima su base sequenziale da +0,7% di gennaio.
Arrivano le case green
L’Europa si è spaccata ma è arrivato l’ok del Parlamento Europeo sulla direttiva che si pone l’obiettivo di avere un net zero delle emissioni al 2050 e una significativa riduzione dei consumi degli edifici entro il 2028. Bando anche dei combustibili fossili per il riscaldamento domestico entro il 2032. Obiettivo valido per i nuovi edifici mentre per quelli esistenti ci sarà più tempo, con termine ultimo al 2035. I Paesi europei dovranno quindi progressivamente adeguarsi alla direttiva, con regole interne e che dovranno prevedere strumenti (finanziari e/o fiscali) a sostegno della transizione e aiuto alle fasce più deboli della popolazione. Torna quindi lo sconto in fattura e il superbonus? E presto per dirlo ma sarà sicuramente necessario introdurre forme di incentivo consentano di migliorare l’efficienza del patrimonio edilizio italiano che si trova ancora molto lontano dagli obiettivi della nuova direttiva nonostante i bonus edilizi degli ultimi 10 anni. Uno scenario che riaccende quindi l’interesse per le società attive nel campo dell’efficienza energetica degli edifici, e l’innovazione green, a cui sono esposti diversi titoli oggetto di copertura da parte di Integrae Sim e quotati su Euronext Growth Milan.