Il punto sul mercato di Integrae SIM
“In guerra la massima “la sicurezza innanzi tutto” porta diritto alla rovina” (Sir Winston Churchill)
Oggi riapre Wall Street e sui mercati potrebbe tornare la volatilità. Ieri i principali listini europei hanno chiuso in maniera contrastata: Francoforte e Parigi poco sotto la parità, Milano in calo di oltre mezzo punto percentuale. Ma sempre sui massimi pre-pandemia. Lato inflazione questa sarà una settimana importante, in particolare da mercoledì, ma l’antipasto sono i dati macro in uscita oggi: indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero a febbraio in Germania atteso in leggero aumento (47,8 punti) sul dato precedente, alle 11 lo Zew ovvero la rilevazione del sentimento sull’economica tedesca a febbraio, previsto in deciso aumento: 22 punti rispetto ai 16,9 punti di gennaio. Se confermato si tratterebbe del secondo rialzo consecutivo e il livello massimo da marzo 2022. Infine sempre oggi ma alle 16 le vendite di abitazioni esistenti in Usa a gennaio. Indicatore importante sull’andamento dell’inflazione a cui la Fed guarda con attenzione.
C’è il rischio di una escalation?
Joe Biden è atterrato a sorpresa a Kiev promettendo un altro mezzo miliardo di euro di armi a Kiev. La risposta statunitense alla conferenza europea sulla sicurezza di Monaco di Baviera dove è stata presa la decisione di aumentare della produzione di armi in Europa. Una corsa agli armamenti in risposta alla Russia che, secondo il Financial Times, starebbe ammassando truppe e mezzi militari al confine con l’Ucraina per sferrare l’attacco finale e consolidare le proprie posizioni in Donbass (che resta per ora l’unico obiettivo militare). Entrambe i contendenti sembrano però a corto di molte cose, per cui gli avanzamenti hanno più che altro l’obiettivo di segnare vittorie politiche piuttosto che militari. Lo stallo è legato alla posizione dell’Ucraina ovvero riconquistare tutto il Paese, ipotesi irrealistica, così come la caduta di Putin, almeno durante la guerra. Più probabile che ciò avvenga con la pace. In questo scenario anche i cinesi starebbero predisponendo un piano di pace la cui “serietà” sarà valutata nelle prossime settimane. Nel frattempo gli Usa, oltre al viaggo di Biden, alzano la posta denunciando che Pechino sostiene militarmente Mosca.
Meta la spunta
Meta lancia un nuovo sistema di verifica degli account su Facebook e Instagram per la verifica dell’identità. Sino a ieri la spunta blu era riservata a personaggi pubblici e società, mentre ora chiunque potrà ottenerla a pagamento, condividendo il proprio documento di identità. Meta Verified, il cui utilizzo sarà per il momento possibile solo in Australia e Nuova Zelanda, costerà 12 dollari al mese per l’accesso dal web, e 15 dollari per gli smartphone di Apple. Secondo il fondatore della compagnia Mark Zuckemberg l’iniziativa si pone l‘obiettivo di aumentare la sicurezza e l‘autenticità degli account, ed anche avviare un cambio del modello di business di Meta, da free a freemium. Zuckemberg deve inoltre riconquistare la fiducia degli utenti dopo lo scandalo di Cambridge Analytica che ha fatto riflettere sul livello di sicurezza dei social network e i possibili abusi sull’uso dei dati personali. Una scelta infine già intrapresa da alcune settimane da Twitter ma che per ora ha generato pochissimi abbonati, rappresentando, per ora, solo l’1% dei ricavi. Il mercato finanziario osserva ed è pronto ad agire, ma il dato è tratto con la conseguenza di fare tendenza a tutta l’industria dei nuovi media. Primi segnali di aumento dei prezzi in un mondo dove tutto era poco sicuro, ma gratis.