Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Ci saranno sempre dei sassi sul tuo cammino. Dipenda da te se farne dei muri o dei ponti” (Anonimo)
Il lavoro in Usa non manca. Il dato sulle richieste di sussidi di disoccupazione ha fatto molto meglio delle attese, posizionandosi al minimi da aprile del 2021. Numeri estremamente forti. Anche il dato sul Pil, nel quarto trimestre 2022, sebbene in rallentamento sul periodo precedente, ha battuto le attese, sfiorando un rialzo del 3%. Le spese personali sono invece risultate in calo su base sequenziale e anche l’impatto sul Pil è stato modesto. Per questo, nonostante il dato del quarto trimestre 2022, gli economisti si aspettano che nel primo trimestre 2023 l’economia statunitense mostrerà una contrazione. Anche Robert Diamond, ex CEO di Barclays, si aspetta che la recessione ci sarà, morbida non cupa, ma duratura, anche più di un anno. I mercati hanno reagito in maniera mista ai dati macro: Wall Street in rialzo ma anche i tassi di interesse sono saliti perchè con questi dati la Fed difficilmente cambierà opinione rispetto alla linea tenuta sino a questo momento. Il dilemma è se continuerà a tenere elevati i tassi per contenere le pressioni inflazionistiche o si fermerà ad attendere gli effetti del rialzo dell’anno scorso. La soglia che i mercati hanno fissato è al 5%, ormai distante solo 50 punti base.
Italia protagonista
Piazza Affari non si ferma, consolidando la soglia dei 26mila punti e facendo segnare il nuovo massimo da inizio 2023, prossima ai Top da 1 anno, e migliore listino d’Europa. I cigni neri del 2022 sono un lontano ricordo grazie al fatto che il rischio recessione in Europa, si allontana sempre di più. Diversa la situazione del debito pubblico: lo spread si mantiene sotto i 200 punti ma il rendimento del Btp a 10 anni è tornato sopra il 4%. Anticipando l’inevitabile aumento dei tassi di interesse che verrà deciso dalla Bce nel corso della riunione della prossima settimana. L’attesa è per un incremento di 50 punti base, anche se non ci sorprenderemmo nel vedere un incremento di soli 25 punti, in linea con quello che dovrebbe fare la Fed il giorno prima. Dopotutto i costi dell’energia sono sotto controllo, con il prezzo del future sul gas naturale che tratta in prossimità dei minimi a 1 anno, e registrato un calo del 10% nel corso dell’ultima settimana. Il picco dell’inflazione è molto probabilmente già stato raggiunto, anche considerato che in Europa non ci sono pressioni salariali.
Il lusso si impenna
I risultati di LVMH hanno battuto le attese con una crescita a doppia cifra su base annua. Il Presidente della società Bernard Arnault, ha dichiarato che nel 2023, le attività cresceranno ulteriormente. Da inizio anno il titolo ha guadagnato oltre il 16%. Le aspettaive del colosso del lusso sono coerenti con le attese di un prepotente ritorno della Cina sui mercati. Compreso quello degli acquisti di beni discrezionali. Buone notizie anche per Piazza Affari dove esiste un’importante pattuglia di società quotate attive nell’industria del lusso. Moncler, Salvatore Ferragamo, Brunello Cucinelli, Tods. A alcune microcap quotate su Euronext Growth Milan, tra le quali ricordiamo Fope, Pattern, Culti Milano, tutte posizionate sui massimi massimi storici a testimonianza che le aziende ben gestite, con solidi fondamentali ed esposte in trend in espansione nel lungo periodo, non risentono dei cicli di Borsa ma si muovono in funzione dei profitti e del potenziale di crescita futuro.