Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Chi corre dietro alla fortuna, fugge dalla pace” (Proverbio africano)
L’inflazione tornerà al 2% anche senza recessione. Questo per effetto dell’aumento dei tassi da parte della Bce. Lo ha dichiarato il Governatore della Banca d’Italia, Vincenzo Visco che va così a ingrossare la truppa dei banchieri europei “falchi”. Nel frattempo, man mano che ci avviciniamo all’appuntamento con le riunioni dei direttivi delle banche centrali si aggiornano le stime: per la Fed si punta a un rialzo di 25 punti base, per la Bce di 50 punti. Un vero e proprio “decoupling” che sta spingendo l’euro ai massimi da 6 mesi rispetto al dollaro. Ma i mercati tirano dritto e anche oggi si sono mossi tutti al rialzo incorporando uno scenario molto meno aggressivo lato politica monetaria. Ma come sappiamo si vive alla giornata, soprattutto in base ai dati macroeconomici: oggi alle 9:30 in uscita l’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero in Germania a gennaio, e alle 10:45 un discorso della Presidente della BCE Christine Lagarde.
Il piano Mattei
Il Governo guidato da Giorgia Meloni annuncia il “Piano Mattei”, progetto ambizioso che si basa su una collaborazione “paritaria” ovvero “non predatoria” con i Paesi del mediterraneo. Belle intenzioni, ma il risultato è che l’Algeria diventa il primo fornitore di gas del nostro Paese. In prospettiva l’Italia si candida a diventare l’hub europeo nella distribuzione di gas in Europa con 5 punti di connessione (Trasnmed, Green Stream, Tap, Tag e il canale con il nord Europa) e altrettanti rigassificatori. In concreto Eni e Sonatrach (la società energetica statale algerina) hanno siglato 2 intese ovvero potenziare investimenti nella distribuzione di energia (il Transmed) e la transizione energetica: produzione di idrogeno e stoccaggio di Co2. Ciliegina sulla torta Eni fa il record italiano di raccolta per l’emissione di un’obbligazione corporate destinata agli investitori retail: oltre i €10 miliardi. Il tasso è stato fissato al 4,3%, durata 5 anni.
Venti di licenziamenti
Elliott Management, tra i più famosi investitori “attivi” nel mondo, ha annunciato di avere rastrellato una quota significativa di azioni Salesforce. L’obiettivo è favorire la creazione di valore da parte dell’azienda. Un modo elegante, secondo gli esperti, per descrivere l’intenzione di imporre alla società un piano di taglio costi, a cominciare dal personale. Elliot è famoso anche in Italia per avere acquistato, e ristrutturato, imponendo anche limiti severi agli stipendi dei calciatori, la società di calcio AC Milan. Quest’ultima rivenduta a un altro fondo, con una discreta plusvalenza. Anche Spotify annuncia la decisione di licenziare il 6% del personale, ennesimo annuncio dopo quelli di Meta, Amazon e Google che nel complesso hanno comunicato tagli di personale per circa 40mila unità. Gli economisti Usa completano il quadro sostenendo che gli investitori dovranno “imparare a soffrire” e che almeno il 20% delle aziende Usa nel 2023 effettueranno licenziamenti per fare fronte alla recessione in arrivo. Ipotesi che traspare anche del flusso di notizie relativo alla prima fase dei risultati trimestrali: il 63% ha battuto le attese ben sotto la media del 73% degli ultimi 4 trimestri. Domani tocca a Microsoft, e J&J, mentre mercoledì sarà il turno di Tesla, IBM e Boing poi Intel, Visa e Mastercard chiudono la settimana.