Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Il soldato prega più di tutti gli altri per la pace, perché è lui che deve patire e portare le ferite e le cicatrici più profonde della guerra” (Douglas Macarthur)
Piazza Affari torna sopra i 26mila punti. Una soglia psicologica importante che segna, almeno sul piano “tecnico”, il superamento della fase di crisi legata al conflitto geopolitico esploso nel corso del 2022. Questo non significa che ci siamo lasciati alle spalle la guerra ovvero non siano ancora sul piatto le conseguenze di quella terribile vicenda, inflazione in primis, ma che i mercati cominciano a vedere il bicchiere mezzo pieno. Il risultato anche di una serie di buone notizie, l’ultima delle quali, l’annuncio, da parte del commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni, di una maggiore flessibilità in termini di aiuti di stato. Di fatto, le deroghe concesse (temporary framework) per fare fronte alla crisi legata allo scoppio della Pandemia, potrebbero essere mirate e rese permanenti, per favorire determinati settori industriali, e anche esigenze di carattere sociale (welfare) ed ambientale. Altre buone notizie si spera giungano dai dati macro in uscita oggi: alle 14:30 le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione viste in aumento sulla rilevazione precedente, l’indice di produzione della Fed di Filadelfia a gennaio visto a -11 punti, in ripresa su dicembre e alle 17:00 le scorte di petrolio greggio.
La Bce ci ripensa?
Secondo fonti anonime riportate da Bloomberg, dopo la riunione di febbraio la Banca Centrale Europea potrebbe rallentare il ritmo di inasprimento e aumentare i tassi di “soli” 25 punti base, anche se questo “non dovrebbe essere interpretato come un ammorbidimento del mandato della Bce”. Se però ci basiamo sulle dichiarazioni ufficiali, la situazione appare molto meno chiara. Ad esempio ieri al forum di Davos, è intervenuto il governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau, che ha chiarito come sia troppo presto per speculare su cosa il direttivo farà a marzo. Tutto ruota intorno ai dati macroeconomici: sia l’Eurotower che la Fed, si muovono seguendo i dati (data driven) e non sulla base di una forward guidance precisa. In questa prospettiva, l’alleggerimento dell’inflazione e una recessione meno grave del previsto potrebbero frenare i piani di rialzo della Bce, sebbene il contesto macro sia ben diverso rispetto a quanto avviene in Usa. Attenzione quindi alle 11:30 di oggi quando è atteso un discorso della Presidente della Bce Christine Lagarde mentre alle 13:30 saranno pubblicate le minute del meeting inerente le decisioni di politica monetaria.
L’Italia attira
Che l’Italia in questo momento viva una fase positiva lo dimostra non solo il calo dei rendimenti del BTP o il rally di Piazza Affari, ma anche il flusso di investimenti dall’estero. Il governo italiano è infatti determinato ad assicurarsi l’investimento di Intel per uno mega stabilimento in Italia. Lo ha dichiarato il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti a margine di un’audizione parlamentare. L’investimento, previsto inizialmente da circa €4,5 miliardi ma potenzialmente capace di crescere nel tempo, è parte di un più ampio piano decennale annunciato dal gigante tech Usa per incrementare la propria capacità produttiva in Europa. Ieri è inoltre stata depositata, presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze l’offerta di Lufthansa per l’acquisizione di una quota di minoranza della compagnia di bandiera italiana Ita Airways. Inizialmente sarà rilevata una partecipazione del 35-40% per poi salire al 100%.