Il punto sul mercato di Integrae SIM
“L’Italia è bella, è fatta di uomini bizzarri e di eroi” (Mario Tobino)
La Fed non si ferma. Le minute della riunione del Fomc confermano l’incertezza sul punto di arrivo del rialzo dei tassi nel 2023, in particolare i responsabili della politica monetaria hanno concordato sulla necessità di un periodo prolungato di politiche restrittive per raffreddare un’inflazione “inaccettabilmente alta”. Le minute non mutano pertanto il contesto in cui le Borse si stanno muovendo da mesi eppure c’è una luce in fondo al tunnel. Nel 2022 ci sono stati 280 rialzi di tassi di interesse da parte delle banche centrali di tutto il mondo. Mai accaduto nella storia. Ci sono elevate probabilità sul fatto che nell’anno appena iniziato, questo numero calerà perché è già stato fatto molto e soprattutto, non si parte più da zero. Ci sono anche sempre più segnali di rallentamento dell’economia: Amazon ha annunciato il più grande programma di taglio del personale nella storia: 18mila dipendenti. In questo scenario il comparto obbligazionario torna di moda ma occorre fare selezione: sotto i riflettori i Paesi dove è stato fatto molto nel 2022 ovvero Usa, e meno in Europa che ancora potrebbe aumentare molto i livello dei tassi. Il rischio è la bolla: l’ultimo sondaggio che Bank of America realizzato a dicembre tra i gestori di tutto il mondo indica come i portafogli globali siano sovrappesati sui bond rispetto alle azioni, come non accadeva dalla primavera 2009, il momento peggiore per le Borse dopo il fallimento di Lehman.
La Bce sgambetta l’Italia?
Da alcuni giorni è in corso in Italia un dibattito, che sfiora la polemica, sulle scelte di politica monetaria della Bce, che metterebbero a rischio la tenuta dei conti pubblici del Paese. A lanciare l’allarme è stato il Financial Times, che ha riportato l’esito di un sondaggio tra economisti: 9 su 10 indicano l’Italia come il componente nella zona euro più a rischio di sell-off sul mercato dei titoli governativi. Dopotutto, nonostante la ripresa economica nel 2021 e 2022, il debito pubblico è rimasto tra i più alti del mondo, oltre il 145% del Pil. Ricordiamo che lo scorso agosto l’FT aveva segnalato le manovre speculative degli hedge fund contro l’Italia con volumi stimati pari a quelli della crisi finanziaria del 2008. Il Governo nazionale non l’ha presa bene: il Ministro della Difesa Guido Crosetto, ha criticato l’eccessiva autonomia della Bce. Più morbida Giorgia Meloni che si è limitata a dichiarare Il rialzo dei tassi rischia di ripercuotersi sul credito a famiglie e imprese. Ma lecito, per chi ha ruoli istituzionali, criticare l’operato della banca centrale? E’ la stessa Eurotower a gettare acqua sul fuoco sostenendo, in uno studio appena pubblicato, che nonostante l’aumento del costo del debito, questo può rimanere sostenibile.
Vacanze da incorniciare
Con il 70% di riempimento l’inverno del 2022 è stato di svolta per il turismo in Italia. La prospettiva è che nel 2023 si torni a livelli pre-covid. L’amministratore delegato dell’Enit, Ivana Jelinic, segnala una straordinaria richiesta su Roma: quasi un turista su due giunto in Italia ha scelto la Capitale. Il mercato americano si è confermato quella di riferimento a livello extraeuropeo anche considerato che Russia e Cina sono fermi. Flussi molto importanti anche da Spagna e Germania, grazie alle infrastrutture di collegamento migliorate rispetto al passato. Per l’anno appena iniziato le incognite sono inflazione e recessione che impatterà sui comportamenti di una vasta fascia della popolazione, ma dall’altra parte c’è una crescente voglia di viaggiare, soprattutto da parte di stranieri, dopo 2,5 anni di pandemia. Per approfittare della ripresa occorre essere però più competitivi rispetto ad alti Paesi, sapendo comunicare in maniera attuale, interattiva e interessante la destinazione Italia. In questa prospettiva all’interno dell’indice Euronext Growth Milan sono presenti società, oggetto di copertura da parte dell’ufficio studi di Integrae Sim, esposte ai nuovi positivi trend in corso.