Il punto sul mercato di Antonio Tognoli 20.07.2021
Homo quisque faber ipse fortunae suae.
Mercati in contrazione per la paura di una quarta ondata. Alcune considerazioni. L’inflazione, che ha tenuto banco fino alla scorsa settimana, non è stata spazzata via dal rischio di una nuova ondata di contagi, peraltro tutta da verificare. L’inflazione è sempre li. Dopo i tanti vaccini, gli asintomatici e quelli che hanno superato la malattia, non è agevole capire che cosa succederà a Settembre / Ottobre. Probabilmente i nuovi contagi saranno inferiori rispetto a quello dello scorso autunno e il rimbalzo atteso del PIL italiano potrà essere nell’intorno del 5%. Ma chi vende in questo momento l’azionario, che cosa compra. Non avrebbe molto senso infatti comprare obbligazioni se si ritiene concreta una crescita dei rendimenti a causa dell’inflazione, perché i prezzi scenderebbero. Le materie prime sicuramente, ma nell’ottica di una sana diversificazione e con un peso contenuto nel portafoglio.
Di fatto non sembrano esserci alternative proficue in termini di rischio/rendimento all’investimento in azioni in questo momento. Il riaccendersi della volatilità consente una variazione degli indici anche violente nel breve periodo. Variazioni che riteniamo possano essere sfruttate per entrare sul mercato a prezzi compatibili con il proprio profilo di rischiosità. La correzione in atto potrebbe anche essere più violenta di quella vista finora. Ma in questa fase riteniamo che possa essere una buona occasione d’acquisto.