Il punto sul mercato di Antonio Tognoli 27.09.2021
Settimana densa di avvenimenti quella che si apre oggi con gli ordinativi di beni durevoli alle 14:30 e con il clou giovedì con le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione, il GDP del 2 trimestre e il PMI Chicago. Non ci aspettiamo stravolgimenti importanti.
Quali sono le indicazioni possiamo trarre dal FOMC a mente fredda? Per i mercati sembra che non sia cambiato nulla, in realtà Powell ha gettato le basi per la futura politica monetaria, lasciando intendere che il tapering potrebbe cominciare prima (a novembre?) di quanto ci si aspettasse a giugno, a condizione che i dati di settembre sull’occupazione non siano particolarmente negativi. Se così sarà, significa che entro giugno/luglio prossimo il tapering sarà terminato e a qual punto comincerà la crescita dei tassi (i fed fund passeranno allo 0,3%) che nel 2023 sono destinati a crescere ulteriormente portando i fed fund vicini all’1% (a giugno si parlava dello 0,6%).
Ma la Fed ha abbassato anche la crescita del PIL per il 2021 al 5,9% dal 7% atteso a giugno, alzando allo stesso tempo quella per il 2022 al 3,8% dal 3,3% di giugno. La variazione positiva del 2022 non compensa però la flessione del tasso di crescita del 2021.
I mercati azionari hanno reagito positivamente alle notizie del FOMC. Difficile dire se per distrazione o per qualche altro motivo.
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