Il punto sul mercato di Antonio Tognoli 30.07.2021
Investing is simple, but not easy. E se lo dice Warren Buffet…
Districarsi alla ricerca di rendimento non è affatto facile, soprattutto se non si accetta di sopportare il rischio dell’investimento. La conseguenza è che i depositi delle banche si gonfiano nell’attesa di non si sa bene che cosa, lasciando “dormire” il denaro pensando che sia al sicuro. Ma la “sicurezza” si paga come rendimento negativo al netto delle spese e poi il bail in è sempre lì, nessuno lo ha ancora abolito. Inoltre, il denaro dormiente non viene messo a disposizione dell’economia reale che fa sempre più fatica a crescere con le sole risorse messe a disposizione dai governi.
Investire non è facile dice Buffet, ma non si riesce però a capire perché i motivi che ci spingono a richiedere l’assistenza di un professionista per risolvere i problemi che esulano dalle nostre competenze, non vengano estesi anche agli investimenti (nonostante il portafoglio stia sul cuore). Il fai da te può funzionare, ma a patto di possedere una preparazione adeguata per valutare il rischio/rendimento del tipo di investimento che stai facendo. La prima regola da seguire è: compra quello che conosci.
Detto questo, la cosa da tenere bene in mente è che nessun investimento è esente da rischio che l’investitore sopporta in cambio di un rendimento. Si tratta quindi di valutare se il rischio è correlato al rendimento proposto. Ed è proprio questo che rende “not easy” l’investimento, soprattutto in una fase in cui la crescita dei mercati finanziari porta ad una sottovalutazione del rischio complessivo. Ma che cosa è il rischio? Rischio è una situazione soggettiva in cui l’incertezza, situazione oggettiva, prende una sua configurazione. Una parte di rischio (chiamata rischio specifico) e che riguarda il singolo asset, può essere eliminata attraverso la diversificazione, mentre una parte (chiamata rischio sistematico), che deriva dai pericoli e problemi che interessano per esempio l’intera economia, non può essere eliminata dalla diversificazione e quindi viene interamente sopportato.
Importante è quindi conoscere la propria avversione al rischio, prima di investire.