
| Nel comunicato stampa del 6 novembre 2025, Kruso Kapital SpA ha approvato i risultati consolidati relativi al terzo trimestre del 2025, evidenziando una performance nettamente positiva anche grazie al contributo della controllata portoghese Pignus – Crédito Economico Popular (CEP), consolidata integralmente a partire da novembre 2024 e pertanto non presente nel perimetro del terzo trimestre del 2024. I risultati sono pubblicati nel contesto dell’annuncio, il 30 giugno 2025, di un’offerta pubblica di acquisto (OPA) totalitaria promossa da Banca CF+ su Banca Sistema, società controllante di Kruso Kapital: l’operazione, ancora in corso, prevede il pagamento di parte del corrispettivo mediante l’assegnazione di azioni Kruso, che rappresenta quindi uno degli strumenti rilevanti e strumentali all’esito dell’offerta. Guardando all’evoluzione dello stato dell’operazione, nel corso del trimestre sono stati raggiunti importanti traguardi procedurali: il 21 luglio Banca CF+ ha depositato presso Consob il prospetto informativo; il 3 settembre è stato annunciato il superamento della condizione legata al Golden Power, con la comunicazione della Presidenza del Consiglio che l’operazione non rientra nel relativo ambito di applicazione; infine, nel mese di ottobre, è arrivato il via libera antitrust europeo senza imposizione di condizioni o rimedi, confermando la neutralità concorrenziale dell’integrazione. Relativamente all’attività operativa, nel terzo trimestre del 2025 il margine di intermediazione si è attestato a € 26,02 mln, in aumento del 48,3% rispetto ai € 17,55 mln del 3Q24A. La crescita riflette principalmente il forte contributo del credito su pegno, sostenuto sia dall’aumento degli impieghi sia dal miglioramento della redditività media, oltre che dal maggior apporto delle commissioni d’asta e dal contributo positivo di CEP. Per quanto riguarda l’attività di credito su pegno, al 30 settembre 2025 risultano circa 96 mila polizze attive, a fronte di impieghi pari a € 154,5 mln (ex PPA), in crescita su base annua anche per effetto del consolidamento di CEP. Nel periodo sono state inoltre realizzate 50 aste relative ai beni rivenienti dai pegni (39 nello stesso periodo del 2024), con un incremento del numero di lotti su base annua. Il margine di interesse, pari a € 10,33 mln, registra un incremento del 40,2%, trainato dalla crescita degli interessi attivi (+28,0%) grazie all’aumento degli impieghi e al contributo di CEP, nonché a una marginalità più elevata. Gli effetti positivi hanno più che compensato l’impatto negativo alcuni elementi non ricorrenti, tra cui il premio di € 0,50 mln relativo al portafoglio acquisito a gennaio 2025 e contabilizzato negli interessi attivi, e l’effetto della PPA per circa € 0,80 mln. Gli interessi passivi sono rimasti sostanzialmente stabili, beneficiando di un costo della raccolta in calo in seguito alla discesa dell’Euribor 3M. Le commissioni nette, pari a € 15,72 mln, risultano in crescita del 54,4%, sostenute dall’aumento dei volumi di credito su pegno, dal contributo di CEP e, in misura significativa, dal maggior numero di aste e di lotti trattati rispetto al 2024. Nel terzo trimestre del 2025 i costi operativi sono pari a € 16,29 mln, in aumento del 29,4% rispetto al 3Q24A, trainati dall’ampliamento del perimetro e dagli investimenti necessari per sostenere l’espansione del Gruppo. Le spese per il personale rappresentano la componente più rilevante, spinte dall’inclusione di CEP nel perimetro di consolidamento e dall’ampliamento dell’organico, che passa da 98 a 145 unità al 30 settembre 2025. Anche le spese amministrative risultano più elevate, per circa € 1,90 mln in più rispetto all’anno precedente. Di queste, € 0,60 mln provengono da CEP, mentre il resto riguarda l’Italia, dove la Società ha sostenuto consulenze straordinarie, in particolare per l’emissione della Credit Linked Note, oltre a maggiori costi IT pari a € 0,30 mln e ad altri oneri di funzionamento. Infine, ai costi si aggiunge la variazione delle rettifiche nette di valore su attività immateriali, legata alla quota di premio pari a € 0,40 mln connessa al portafoglio di crediti acquisito a gennaio 2025 e, in misura minore, all’iscrizione del marchio di CEP derivante dal processo di PPA completato nel secondo trimestre per € 0,20 mln. In seguito alla crescita della top line e a un’evoluzione dei costi meno che proporzionale, l’EBT del periodo si attesta a € 9,82 mln, più che raddoppiato rispetto al valore di € 4,87 mln del 3Q24A. Il risultato beneficia anche della voce utili da partecipazioni, pari a € 0,20 mln, di natura non ricorrente, derivante dal rilascio parziale del debito connesso all’earn-out previsto nell’acquisizione di Kruso Art, a seguito di un accordo con i precedenti soci (già registrato nel 2Q25). Il Net Income si attesta a € 6,25 mln (€ 2,85 mln nel 3Q24A), mentre, al netto delle componenti straordinarie (tra cui l’earn-out legato a Kruso Art e gli effetti della PPA) il Net Income adjusted raggiunge € 6,70 mln, evidenziando una redditività più elevata e una gestione ordinaria in costante miglioramento. A livello patrimoniale, al 30 settembre 2025 il totale attivo ammonta a circa € 215,50 mln, in crescita del 5,4% rispetto al 31 dicembre 2024. La composizione riflette principalmente i crediti verso clientela, pari a € 154,83 mln, riconducibili all’attività di credito su pegno, inclusivi di € 0,30 mln relativi alla PPA, e gli avviamenti, pari complessivamente a € 40,07 mln. Questi ultimi derivano in larga parte dall’acquisizione del ramo d’azienda Pegno ex Intesa Sanpaolo (€ 28,40 mln), dall’acquisizione di Kruso Art (ex Art-Rite) (€ 1,20 mln) e dall’acquisizione di CEP (€ 10,50 mln), in lieve riduzione rispetto ai € 11,50 mln di fine 2024 per effetto della conclusione del processo di PPA dell’1H25A. Le attività immateriali mostrano una variazione coerente con la contabilizzazione della quota di premio derivante dal portafoglio di crediti acquisito a gennaio 2025, al netto della parte ammortizzata nel periodo, oltre alle modifiche degli avviamenti e marchi connesse alla PPA. Sul fronte delle passività finanziarie, valutate al costo ammortizzato, i debiti verso clientela ammontano a € 9,10 mln, legati ai sopravanzi d’asta non riscossi, in aumento per il maggior numero di aste e lotti trattati. I debiti verso banche comprendono finanziamenti ottenuti da più istituti, inclusa la Capogruppo. Le passività finanziarie al fair value si riferiscono alle Credit Linked Notes (CLN) emesse sul portafoglio di crediti garantiti da oro: la prima, da € 1,50 mln, collocata nel secondo trimestre (in calo dai € 2,00 mln iniziali per l’evoluzione del portafoglio), e una seconda emissione da € 3,00 mln perfezionata nel mese di ottobre, a conferma di una strategia di diversificazione delle fonti di finanziamento e di valorizzazione del portafoglio creditizio. Al 30 settembre 2025 il Patrimonio Netto ammonta a € 55,72 mln, in aumento rispetto ai € 49,46 mln registrati al 31 dicembre 2024 grazie alla solida generazione di utili del periodo. I fondi propri su base individuale si attestano a € 25,10 mln, valore coincidente con il CET1, mentre il Total Capital Ratio (TCR) raggiunge il 26,2%, in crescita rispetto al 23,6% del 30 giugno 2025 e al 22,0% di fine 2024. L’incremento riflette principalmente l’utile del trimestre e, in misura minore, la riduzione degli RWA, passati da € 97,50 mln a € 95,90 mln, grazie alla diminuzione delle esposizioni deteriorate. Il TCR si conferma ampiamente superiore ai requisiti minimi regolamentari, fissati all’8,0% a partire dal quarto trimestre 2025, in seguito al collocamento a investitori istituzionali di una nuova Credit Linked Note (CLN), a ulteriore supporto della solidità patrimoniale del Gruppo. In conclusione, il terzo trimestre del 2025 si chiude per Kruso Kapital SpA con risultati solidi e in significativa crescita, a conferma dell’efficacia del modello di business e della capacità del Gruppo di generare valore in modo costante. In un contesto segnato dall’OPA in corso su Banca Sistema promossa da Banca CF+, la Società ha continuato a operare in piena autonomia, mantenendo una dinamica operativa positiva e migliorando tutti i principali indicatori economico-finanziari. Guardando al futuro, il Gruppo prevede un ulteriore incremento degli impieghi nel credito su pegno, anche attraverso l’acquisizione di nuovi portafogli, e un consolidamento delle attività in Grecia e Portogallo, dove CEP continua a contribuire positivamente all’espansione internazionale. L’andamento dei tassi d’interesse, unito a un prezzo dell’oro atteso su livelli superiori rispetto a fine 2024, dovrebbe continuare a sostenere la redditività del business core nei prossimi mesi. Parallelamente, le controllate Kruso Art e PP Grecia proseguiranno nella fase di sviluppo operativo, con l’obiettivo di raggiungere un migliore equilibrio economico nel medio periodo. L’attenzione rimarrà concentrata sul controllo della qualità del credito e sull’ottimizzazione della struttura operativa, in un contesto di crescita regolamentare che vedrà dal 2026 l’entrata in vigore della CRR III. I risultati positivi del terzo trimestre 2025 confermano la solidità del business e la qualità della governance della Società. In attesa di valutare gli sviluppi futuri dell’operazione di OPA lanciata da Banca CF+ verso Banca Sistema, azionista di maggioranza di Kruso Kapital, conferiamo la raccomandazione Under Review. |