Insights & Research

Home / Insights / Il punto sul mercato di Integrae SIM
Insights 21 Ott 2025

Il punto sul mercato di Integrae SIM

«La calma è la virtù di chi sa di essere dalla parte giusta del tempo» (Haruki Murakami)

Le borse europee hanno chiuso in moderato rialzo: STOXX 600 +0,2%, FTSE 100 +0,2%, DAX +0,3%, CAC +0,6%, FTSE Mib +0,6%. Protagonisti di giornata i titoli bancari, tra i migliori in avvio di seduta grazie alla nomina di un nuovo leader alla guida del HSBC che ha sostenuto il comparto.

Le case d’investimento convergono su un messaggio chiaro: le banche europee restano sottovalutate rispetto alle controparti statunitensi. Il consenso si concentra sul forte disallineamento valutativo: il comparto tratta a 8,5 volte gli utili attesi, contro le 10,7 volte degli istituti USA. Secondo J.P. Morgan, che ha tagliato Goldman Sachs a favore di Barclays e Deutsche Bank, l’attuale sconto riflette un eccesso di prudenza.

Morgan Stanley ha riavviato la copertura su Banco Sabadell con giudizio Equal-weight, sottolineando un dividend yield del 22% su base annuale. Barclays ha alzato la raccomandazione su BBVA grazie al potenziale di distribuzione di capitale in eccesso. Gli analisti evidenziano che la scarsa trasparenza nei dati NDFI (Net Domestic Financial Income, la parte non-interest del margine operativo che origina nel mercato interno) ha amplificato lo sconto in modo ingiustificato. Con la pubblicazione dei conti del terzo trimestre, l’aumento della trasparenza e la tenuta della redditività dovrebbero spingere il costo implicito del capitale dal 11,5% verso il 10%, con possibilità di ulteriori riduzioni nel lungo periodo. In sintesi, il comparto bancario europeo offre rendimenti da istituzionale a prezzi da regionale, un’anomalia che appare sempre meno sostenibile.

Wall Street contrastata ma ancora vicina ai massimi

I principali indici americani hanno chiuso la seduta di martedì in ordine sparso: Dow Jones +0,47%, S&P 500 invariato, Nasdaq -0,16%, Russell 2000 -0,49%. Il Dow ha toccato un nuovo massimo storico, confermando la solidità del sentiment positivo in un contesto di alta volatilità e rotazioni settoriali.

La stagione degli utili continua a sorprendere positivamente, con elevati tassi di superamento delle attese e numerosi commenti sell-side che sottolineano la forza dei modelli di esecuzione e la resilienza del consumatore. I risultati di Zions Bancorp hanno allentato le preoccupazioni sui rischi di credito per le banche regionali, mentre Amazon ha beneficiato dei piani di automazione, a differenza di Google, penalizzata dalle rinnovate preoccupazioni sulla concorrenza nell’AI.

Alcune prese di beneficio sull’AI trade hanno colpito Oracle dopo l’analyst day, mentre le notizie su OpenAI hanno introdotto un tono più prudente nel comparto tecnologico. L’attenzione resta alta sul fronte M&A, con nuove operazioni e pressioni attiviste che continuano a rappresentare un driver rialzista. Sul piano geopolitico, Trump ha lasciato intendere che il previsto incontro con Xi Jinping potrebbe slittare, ma senza conseguenze immediate sui mercati.

La strategia del rumore: il “Trump Always Chickens Out”

Sul piano politico, gli osservatori statunitensi analizzano la strategia comunicativa del presidente Donald Trump, sempre più improntata al sovraccarico mediatico. Secondo Bloomberg Opinion, il nuovo corso della Casa Bianca mira a “flood the zone”: inondare l’arena pubblica con discorsi, ordini esecutivi e post social per saturare l’attenzione e rendere difficile distinguere sostanza da distrazione.

Tuttavia, i mercati di previsione e gli investitori istituzionali hanno imparato a trattare questa dinamica con pragmatismo, etichettandola con l’acronimo TACO – Trump Always Chickens Out. Dalle tariffe alle minacce di licenziamento, solo il 28% delle promesse o minacce presidenziali si è concretizzato, a fronte di una probabilità media scontata del 34%.

Gli analisti sostengono che la vera costante di questa presidenza sia l’imprevedibilità controllata, un elemento che ormai il mercato tende a ignorare più che a temere. Come osservano O’Brien e Silverman, “il denaro intelligente ha capito che il rumore è parte integrante del metodo” e che, nel dubbio, conviene scommettere sullo status quo più che sull’azione.