Il punto sul mercato di Integrae SIM

«La vita è come andare in bicicletta: per mantenere l’equilibrio devi muoverti.» (Albert Einstein)
Le borse europee hanno chiuso la settimana in rialzo, consolidando i recenti guadagni : STOXX 600 +1,2%, FTSE 100 +1,1%, DAX +1%, CAC +0,9%, FTSE Mib +0,83%. L’indice paneuropeo ha rotto la congestione degli ultimi sei mesi, avviandosi verso la miglior settimana da maggio.
A sostenere il sentiment è stato il crescente ottimismo sull’intelligenza artificiale, unito a dati macro più stabili. Secondo Barclays, l’Europa sta finalmente iniziando a recuperare il ritardo rispetto a Stati Uniti, Giappone e Cina, spinta dall’effetto combinato di migliori condizioni economiche, rafforzamento dei settori ciclici e minori venti contrari sul cambio.
I settori minerario e bancario si sono distinti al rialzo, mentre esportatori e titoli sensibili alla Cina hanno beneficiato del miglioramento dei dati provenienti da Pechino. Anche il comparto sanitario ha ritrovato slancio dopo che il rischio regolatorio legato ai prezzi dei farmaci negli Stati Uniti è stato in larga parte assorbito.
Barclays ha inoltre segnalato un incremento degli afflussi verso l’azionario europeo, parte dei $115 miliardi confluiti globalmente sui mercati nelle ultime settimane. Le revisione al rialzo degli utili mostrano segnali di stabilizzazione, ma Société Générale ha evidenziato come i multipli di valutazione siano saliti più rapidamente dei profitti. Le incertezze politiche, in particolare in Francia, restano un rischio, ma la diffusione del rally e l’aumento della massa monetaria fanno pensare a una fase di “catch-up” ormai in corso rispetto agli Usa, che resta comunque sui massimi di tutti i tempi.
Rally azionario in consolidamento e rotazione settoriale in corso
A Wall Street, l’ultima seduta della settimana appena conclusa ha visto un andamento misto ma positivo in chiusura: Dow Jones +0,51%, S&P 500 +0,01%, Nasdaq -0,28%, Russell 2000 +0,72%. L’indice S&P 500 ha prolungato a sei le sedute consecutive di rialzo, mentre il Nasdaq ha interrotto la propria serie positiva.
Il focus principale rimane sull’assenza di catalizzatori e sull’effetto della chiusura parziale del governo USA, che per ora il mercato continua a interpretare come rumore più che rischio concreto. La rotazione settoriale è stata la protagonista della giornata, con una temporanea debolezza dei titoli growth e tecnologici, i cosiddetti Magnifici Sette, a vantaggio dei comparti small cap e ciclici.
Le aspettative di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve restano elevate, e la percezione di un rallentamento temporaneo del mercato del lavoro continua a sostenere il sentiment positivo. Sul fronte commerciale, il presidente Donald Trump starebbe valutando nuove misure di alleggerimento tariffario per il settore automobilistico statunitense, dopo aver preannunciato incentivi per gli agricoltori la prossima settimana.
In prospettiva, l’attenzione si sposterà sulla stagione delle trimestrali del terzo trimestre, con attese di una crescita media dell’8% degli utili. Tra i temi più seguiti figurano gli investimenti in intelligenza artificiale, la resilienza dei consumi, le strategie di mitigazione tariffaria e la spesa in conto capitale dei colossi tecnologici.
Roma centra il target di deficit UE e prepara un taglio delle tasse
Il governo italiano ha annunciato che ridurrà il deficit di bilancio al 3% del PIL entro il 2025, un obiettivo che lo riporterà sotto la soglia europea per la prima volta dal 2019.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha illustrato un piano di riduzione dell’imposta sul reddito dal 35% al 33% per la classe media, mentre per le imprese è previsto un taglio dell’Ires al 20% (dal 24%) per le aziende che reinvestono gli utili. Il governo intende inoltre destinare nuove risorse al comparto difesa, ma la spesa sarà subordinata all’uscita formale dell’Italia dalla procedura per deficit eccessivo dell’Unione Europea.
Il piano ha ricevuto un accoglimento positivo dai mercati e dovrebbe sostenere il merito creditizio del Paese. Fitch ha già aggiornato il rating sovrano per la prima volta dal 2021, mentre S&P Global pubblicherà la propria valutazione la prossima settimana e Moody’s a novembre.