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Insights 10 Set 2025

Il punto sul mercato di Integrae SIM

“Tutti gli uomini sanno dare consigli e conforto al dolore che non provano.” (William Shakespeare)

I mercati azionari europei hanno chiuso in territorio positivo, sostenuti dal sentiment su M&A e tecnologia, ma con segnali di fondo ancora instabili: STOXX 600 +0,1%, FTSE 100 +0,3%, DAX -0,3%, CAC +0,3%, FTSE Mib +0,68%. Il focus resta sulla situazione fiscale della Francia, che non sembra destinata a innescare una crisi del debito come nel 2010, ma potrebbe portare a una rivalutazione sistemica dei bond sovrani europei. Secondo Eurointelligence, non si tratta di una crisi di debito, bensì di una crisi del concetto stesso di debito sostenibile in Europa. La BCE può frenare attacchi speculativi mirati tramite il Transmission Protection Instrument, ma non può contenere un aumento diffuso dei tassi di lungo termine in un contesto in cui la Francia perde ancoraggio fiscale e la Germania non offre più stabilità. In questo contesto lo spread tra debito Francese e italiano si è quasi azzerato. Impensabile sino a pochi anni fa.

Berenberg sottolinea come un intervento BCE a difesa di Parigi sarebbe oggi molto più difficile da giustificare e avrebbe costi evidenti per gli altri Stati membri, a differenza dell’epoca dei tassi a zero. Il quadro si complica con il peso crescente di spese militari, transizione demografica e costi del clima. Se il debito diventa sistemico, le banche centrali rischiano di dover monetizzare i deficit a scapito della stabilità dei prezzi, un rischio che potrebbe superare quello dei default sovrani individuali.

Dealmaking e IPO spingono la fiducia in Europa

Nonostante il clima incerto, l’attività di fusione e acquisizione offre supporto ai listini europei. Anglo American ha annunciato una maxi-operazione da $50 miliardi con Teck Resources per formare “Anglo Teck”, una delle più grandi fusioni nel settore minerario dell’ultimo decennio. In Italia, BMPS ha ottenuto il controllo di Mediobanca in un’operazione da €15,9 miliardi che darà vita al terzo gruppo bancario del Paese, secondo Bloomberg.

Il mercato IPO europeo sembra in fase di riattivazione. Secondo il Financial Times, diverse società stanno valutando lo sbarco in borsa nei prossimi mesi. PwC conferma un moderato ottimismo tra banche e legali, sebbene l’esito dipenderà dall’evoluzione macroeconomica e geopolitica. Se il ciclo autunnale non genererà fiducia, l’attenzione si sposterà direttamente al 2026. Al momento, solo sette società hanno esordito nel 2025 alla Borsa di Londra. In Piazza Affari le cose sono andate decisamente meglio con 13 IPO, tutte sul listino Euronext Growth Milan.

Wall Street su nuovi massimi, ma resta l’incognita inflazione

Le borse americane hanno chiuso in rialzo con un forte impulso nell’ultima mezz’ora di contrattazioni: Dow +0,43%, S&P 500 +0,27%, Nasdaq +0,37%, mentre il Russell 2000 ha ceduto 0,55%. Nonostante l’ampiezza di mercato debole, i tre principali indici hanno toccato nuovi massimi storici, trainati da Big Tech, in particolare Alphabet e Meta, mentre Apple ha perso terreno durante il suo evento prodotto.

Sul fronte macro, il focus resta sul lavoro e sulle attese per l’inflazione. La revisione al ribasso dei dati sui salari ha alimentato la narrativa di un mercato del lavoro più debole e ha rafforzato le aspettative di tagli dei tassi da parte della Fed, già prezzati per circa 75 punti base entro fine anno. Tuttavia, non si è assistito a un aumento dei timori di recessione: la tenuta dell’economia reale e dei consumi sostiene il posizionamento rialzista degli investitori.

I commenti dagli aggiornamenti delle conference delle banche d’investimento sono stati in prevalenza positivi, con riflettori su intelligenza artificiale e resilienza dei consumi. Nel frattempo, la tensione geopolitica in Medio Oriente ha spinto il greggio al rialzo. Il mercato attende ora i dati sull’inflazione USA, previsti tra mercoledì e giovedì: il consensus suggerisce che la Fed potrebbe tollerare un’inflazione temporaneamente alta, se accompagnata da segnali di rallentamento occupazionale.