Il punto sul mercato di Integrae SIM

“Nel commercio globale, meglio una buona pace oggi che una guerra perfetta domani.” (Pascal Lamy)
Quanto è scontata dalle Borse la fine dei dazi di Trump? Le borse europee hanno chiuso l’ultima seduta della scorsa settimana con una netta intonazione positiva: STOXX 600 +1,1%, FTSE 100 +0,7%, DAX +1,6%, CAC 40 +1,8%. I mercati hanno accolto con favore i commenti della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che ha confermato come Bruxelles stia valutando la nuova offerta tariffaria degli Stati Uniti per raggiungere rapidamente un accordo commerciale prima della scadenza del 9 luglio. Tra le opzioni in discussione, secondo quanto riportato da Bloomberg e Reuters, ci sarebbero l’introduzione di tasse digitali mirate ai colossi tecnologici americani, l’abbassamento di alcune tariffe sui prodotti USA e maggiori acquisti di beni americani, oltre a una possibile collaborazione più stretta nei confronti della Cina. Il cancelliere tedesco Merz ha insistito sulla necessità di un accordo immediato, riconoscendo l’impossibilità di un’intesa sofisticata in tempi stretti, mentre il presidente francese Macron si è dichiarato favorevole a una soluzione rapida purché «equilibrata». Al vertice europeo che si è concluso venerdì, i leader hanno inoltre discusso nuove forme di cooperazione commerciale con i paesi dell’Asia-Pacifico, come alternativa alla riforma della WTO, considerata ormai inefficace.
Wall Street vola ai massimi venerdì, ottimismo su accordo USA-Cina
Seduta brillante anche a Wall Street, con gli indici che hanno recuperato in modo netto dai minimi di giornata: Dow Jones +1,00%, S&P 500 +0,52%, Nasdaq +0,52%, Russell 2000 +0,02%. S&P 500 e Nasdaq hanno raggiunto nuovi massimi storici, chiudendo una settimana decisamente positiva. L’ottimismo iniziale derivato dalle notizie commerciali aveva subito una breve battuta d’arresto nel primo pomeriggio dopo che il presidente Trump ha annunciato la sospensione dei negoziati commerciali con il Canada in risposta alle nuove tasse sui servizi digitali, promettendo di definire nuove tariffe entro questa settimana. Tuttavia, hanno prevalso segnali positivi dalle trattative USA-Cina, con entrambe le parti che hanno confermato ufficialmente l’accordo quadro raggiunto a maggio a Ginevra e poi dettagliato nei colloqui di Londra, per regolare l’export di terre rare in cambio della rimozione di alcune restrizioni commerciali statunitensi. Inoltre, il segretario al Tesoro Bessent venerdì mattina ha mostrato maggiore flessibilità sui termini dei negoziati, spostando idealmente la conclusione degli accordi principali entro il Labor Day (anziché la scadenza rigida del 9 luglio). Intanto, sul fronte interno, permane l’incertezza sui tempi della legge di riconciliazione fiscale repubblicana, con un possibile accordo sulla deduzione SALT (state and local tax deduction,) che potrebbe sbloccare definitivamente la situazione nei prossimi giorni.
Settimana cruciale per commercio e dazi, Europa e India sotto i riflettori
Si apre oggi una settimana decisiva per i negoziati commerciali internazionali. La conferma ufficiale di venerdì scorso del quadro d’intesa tra USA e Cina rappresenta un segnale incoraggiante per i mercati globali, con un accordo specifico sull’approvazione delle domande di esportazione di terre rare cinesi in cambio della revoca di alcune contromisure commerciali americane. Il segretario al Commercio USA, Lutnick, ha anticipato venerdì che almeno altri dieci accordi commerciali potrebbero essere finalizzati prima della scadenza della tregua tariffaria fissata per il 9 luglio, ribadendo però la flessibilità della Casa Bianca su questa data. Nel frattempo, emergono segnali incoraggianti anche dai negoziati tra USA ed Europa, con Bruxelles pronta a concedere riduzioni tariffarie su alcune categorie di prodotti americani, anche se la presidente della Commissione Europea, Von der Leyen, ha ribadito venerdì che tutte le opzioni rimangono aperte in caso di mancato accordo. Infine, venerdì Trump ha anticipato la conclusione imminente di un «grande accordo commerciale» con l’India, con i negoziati in corso a Washington che sembrano avvicinarsi a una conclusione positiva. I prossimi giorni potrebbero quindi rivelarsi determinanti per ridefinire gli equilibri commerciali globali, con implicazioni significative sia per l’andamento dei mercati azionari sia per le strategie economiche delle principali economie mondiali. Ancora una volta, le trattative commerciali internazionali si confermano un elemento cruciale per le aspettative degli investitori, che attendono con ansia di vedere se l’attuale tregua politica saprà trasformarsi in una vera e propria pace economica.