Il punto sul mercato di Integrae SIM

“Grande sventura sarebbe morire impotenti non solo a vincere ma anche a comprendere” (Simon Weil)
Europa solida, Wall Street frena: riflettori su fiscalità e trimestrali. Le Borse europee hanno chiuso una sedata positiva, pur senza grandi slanci direzionali, consolidando i livelli raggiunti nelle ultime settimane: STOXX 600 +0,7%, FTSE 100 +0,9%, DAX +0,4%, CAC +0,7% e il FTSE Mib +0,89%, ancora saldo sopra i 40mila punti. Gli investitori europei rimangono in attesa di sviluppi significativi dal fronte delle trattative commerciali, con il G7 che difficilmente produrrà accordi rilevanti, secondo quanto riportato da un funzionario del Tesoro USA. Nel frattempo, il settore fiscale americano torna sotto i riflettori con il Presidente Trump che preme sui repubblicani della Camera per far passare rapidamente il controverso reconciliation bill, che incontra ancora forti resistenze interne al partito. Sui mercati continua l’effetto positivo delle trimestrali europee, soprattutto nel comparto bancario e del lusso, che rimangono supportati dalle aspettative di revisione al rialzo della guidance di settore.
Wall Street in rosso: Home Depot affronta le sfide tariffarie
Giornata più complessa per gli indici americani, che hanno terminato in territorio negativo, pur recuperando parte delle perdite sul finale: Dow Jones -0,57%, S&P 500 -0,69%, Nasdaq -0,76% e Russell 2000 -0,14%. Gli operatori sono apparsi cauti in attesa di ulteriori sviluppi sia sul fronte fiscale che commerciale, mentre le dichiarazioni dei funzionari Fed non hanno aggiunto elementi decisivi sulla direzione futura dei tassi. Particolare attenzione alle trimestrali, con Home Depot protagonista della seduta. Il colosso americano del fai-da-te ha riportato ricavi sopra le attese, ma utili e margini operativi sotto le previsioni, confermando però la guidance per il 2026. L’azienda ha sottolineato che non intende alzare significativamente i prezzi nonostante le tariffe imposte dall’amministrazione Trump, evidenziando anche una crescente diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Sebbene febbraio sia stato debole a causa del meteo, la performance è migliorata a marzo e aprile, trend che sembra confermato anche per il secondo trimestre. Tuttavia, Home Depot ha ammesso che i consumatori, ancora penalizzati da tassi elevati, continuano a rimandare progetti più costosi.
Morgan Stanley avverte sui veicoli elettrici: la Cina ha già vinto
Morgan Stanley ha messo sotto osservazione il futuro di Tesla, segnalando un possibile cambiamento di rotta strategico della casa di Elon Musk, che potrebbe ora focalizzarsi più decisamente sul settore dell’autonomia di guida rispetto al business tradizionale delle auto elettriche. Secondo gli analisti, la pressione competitiva dalla Cina, in particolare da Xiaomi con il prossimo modello YU7, sta accelerando questa trasformazione. La nuova vettura elettrica di Xiaomi, descritta come simile a modelli di fascia premium come la Ferrari Purosangue o l’Aston Martin DBX, sarà però offerta al prezzo di una VW o di una Tesla Model Y di fascia bassa, evidenziando un vantaggio competitivo notevole. Morgan Stanley prevede che entro il 2027, l’attività automotive di Xiaomi possa generare ricavi per circa $ 32 miliardi, livelli paragonabili a quelli di Tesla nel 2020. Gli analisti hanno avvertito inoltre che i veicoli elettrici cinesi arriveranno inevitabilmente sul mercato USA e che nel breve termine il mercato sta ancora sovrastimando la forza competitiva del business automobilistico di Tesla. La svolta verso l’autonomia, dunque, sembra essere parte di una strategia più ampia per Tesla, che va ben oltre la semplice produzione di auto elettriche.