Il punto sul mercato di Integrae SIM
“La resilienza non è l’assenza di difficoltà, ma la capacità di trasformarle in opportunità.”
Tim Harford
Le borse europee iniziano la settimana dopo avere terminato la precedente in rialzo, beneficiando di una rinnovata propensione al rischio che ha seguito il riaccendersi della volatilità geopolitica nella giornata di giovedì scorso sulle dichiarazioni del premier Russo sull’escalation nucleare. I settori difensivi, come le Utilities, hanno sovraperformato grazie alla loro stabilità, mentre i ciclici, trainati al ribasso da Banche e Automobili, hanno registrato le maggiori vendite. Sorprendentemente gli indici UE hanno mostrato una forza relativa rispetto agli Stati Uniti, evidenziando il gap in termini di valutazione che rende attraente nostro mercato azionario. Il riflesso del contesto macroeconomico europeo che si fa più complesso: il flash composite PMI di novembre si è attestato a 48,1, indicando una contrazione significativa dell’attività economica, con il manifatturiero in recessione profonda e i servizi che tornano a contrarsi. Questo dato, peggiore delle attese, alimenta dubbi sulla tenuta economica della zona euro ma nello stesso tempo un’accelerazione della Bce nel ritmo di taglio tassi. Negli USA, invece, il sentiment resta sempre positivo, con l’S&P in rialzo per la quarta seduta consecutiva e guadagni settimanali che hanno tenuto l’indice sui massimi storici. La divergenza tra Europa e Stati Uniti è evidente, con quest’ultimi che beneficiano di sorprese macroeconomiche positive e di una maggiore resilienza del consumatore, evidenziata dai recenti risultati aziendali. Sullo sfondo il bitcoin a un passo da $100.000.
Amazon intensifica sfida ad OpenAI
Amazon sta intensificando i propri investimenti nell’intelligenza artificiale, con un focus sui chip personalizzati per ridurre la dipendenza da Nvidia e migliorare l’efficienza dei propri data center. La divisione AWS, guidata da Annapurna Labs, lancerà a breve il Trainium 2, progettato per l’addestramento di modelli AI avanzati. Clienti come Anthropic, Databricks e Deutsche Telekom stanno già testando il prodotto, che potrebbe rappresentare un game changer nel settore. Con spese in conto capitale previste a $75 miliardi nel 2024 (+55% rispetto al 2023), Amazon punta su infrastrutture tecnologiche avanzate e sull’espansione della sua offerta AI. Questo movimento si inserisce in un contesto globale di intensi investimenti nell’AI, con altri attori come Google Cloud e il Fondo PIF saudita che collaborano per un nuovo hub AI, e Microsoft, che prevede investimenti significativi in Messico per promuovere la crescita inclusiva attraverso l’AI. Gli investitori dovrebbero monitorare l’impatto di queste iniziative sui costi operativi e sui margini delle aziende coinvolte, con possibili implicazioni sul lungo termine per il settore tecnologico. Abbastanza per tenere vivo l’interesse degli operatori per questo tema di investimento nonostante gli allarmi circa o scoppio di una bolla.
Quale strategia per il mese di dicembre?
Per gli operatori, il contesto attuale offre spunti contrastanti. In Europa, il deterioramento dei dati PMI e l’incertezza macroeconomica suggeriscono cautela, ma la possibilità di un rimbalzo dell’attività manifatturiera potrebbe fornire un catalizzatore positivo e infine l’atteggiamento della Bce. Negli USA, invece, la solidità dei consumi, unita alla crescita degli utili e al momentum positivo delle sorprese macro, rafforzano l’attrattiva dei mercati azionari. Tuttavia, i rischi restano significativi: le valutazioni elevate limitano il margine di sicurezza, mentre un ciclo di allentamento monetario meno aggressivo e potenziali tensioni commerciali potrebbero pesare sul sentiment. A livello settoriale, la tecnologia AI continua a rappresentare un’opportunità chiave, ma le recenti rotazioni verso small-cap (Russel 2000 +9% in 1 mese rispetto al +2% dell’S&P 500) e ciclici suggeriscono una maggiore attenzione alle tematiche macro. In ambito geopolitico, il potenziale rallentamento della domanda globale potrebbe influenzare i settori legati all’export, come l’automotive europeo. Gli operatori sono quindi chiamati a bilanciare esposizioni, prediligendo strategie che combinano difensività e innovazione tecnologica, e monitorando attentamente le evoluzioni delle politiche monetarie e fiscali.