Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Il desiderio del meglio deve superare la paura del peggio” (Elio Vittorini)
Mercati sempre in salute. Le Borse hanno superato indenni la settimana delle banche centrali, che hanno confermato le attese (con l’eccezione della Svizzera), lasciando inalterate le aspettative di una prossima discesa dei tassi anche se in un orizzonte più lontano. E proprio per questo i temi di investimento dominanti continuano ad essere in Europa i titoli finanziari e negli Usa quelli tecnologici, come dimostra anche l’entusiasmo per l’IPO di ieri di Reddit. Piazza Affari è stata invece sorprendentemente la maglia nera in Europa in termini di performance. L’indice delle blue chip ha chiuso di poco sopra la parità ma resta il best perfomer da inizio anno: +13,1%. Giornata da dimenticare per Apple, arrivata a perdere oltre il 5% in Borsa. Il dipartimento di giustizia insieme a 16 Stati hanno accusato la società di avere abusato la sua posizione dominante sul mercato. La tesi dell’accusa è che Apple non fa profitti, oltre $90 miliardi nel 2023, perché ha un modello di business vincente, ma piuttosto limita fortemente la concorrenza. Una nuova tegola per la società di Cupertino che conta sempre meno nel club dei magnifici 7. Oggi il calendario economico prevede alle 11:00 l’indice IFO sulla fiducia delle imprese in Germania a marzo e un discorso di Jerome Powell alle 14:00.
Banchieri svizzeri
A sorpresa la Banca centrale svizzera (Bns) ha aperto la stagione della riduzione del costo del denaro. Nel primo giorno di primavera il tasso di interesse nella Federazione elvetica è stato abbassato di 25 punti base all’1,5% (in Europa siamo al 4%, in Usa oltre il 5%). La Bns è la prima tra le principali banche centrali al mondo a imprimere un cambio di rotta alla politica monetaria, allentando la stretta iniziata dopo la pandemia. La decisione ha colto di sorpresa i mercati che si aspettavano i tassi d’interesse svizzeri invariati all’1,75%. Si tratta della prima manovra di allentamento negli ultimi nove anni. Ricordiamo che dal 2014 la Svizzera ha conosciuto un lungo periodo di tassi negativi fino a settembre 2022, quando la banca centrale ha riportato il costo del denaro sopra lo zero. L’ultimo aumento risaliva al giugno 2023 con un aumento di 25 punti base a 1,75%. L’operazione ha spinto subito al ribasso il cambio del franco svizzero che trattava sui massimi rispetto alle principali valute ed in particolare l’euro, sceso addirittura sotto la parità così come il dollaro. Per l’economia svizzera una boccata di ossigeno, per l’Europa la speranza di un cambio di rotta nella politica monetaria.
Welcome Redditiani!
Reddit si è quotata in Borsa al NYSE. Il pupazzo del marziano che rappresenta l’immagine del social network del trading online ha suonato la campanella aprendo le contrattazioni che si sono mosse subito al rialzo: +70% superando la soglia di $50 rispetto ai $34 del prezzo di IPO. Si tratta della prima social media company che si quota dal 2019, quando a debuttare fu Pinterest. Solo un apparente successo se consideriamo che l’ultimo round di finanziamento privato della piattaforma era avvenuto a $10 miliardi. L’operazione ha comunque consentito alla società di raccogliere circa $748 milioni, mettendo sul mercato 22 milioni di azioni, a cui se ne aggiungeranno ulteriori 3,3 milioni nei prossimi 30 giorni ovvero la green shoe. L’8% dell’offerta è stato sottoscritto dagli utenti stessi della piattaforma che non saranno soggetti a vincoli di lock-up. Sono diversi i nomi di spicco che fanno parte dell’azionariato pre money di Reddit. Il primo azionista è Advance Publications, società madre di Condé Nast, mentre a seguire troviamo il ceo di OpenAI, Sam Altman. La società è balzata all’onore delle cronache con il caso Gamestop. Diversi utenti di Reddit, che attualmente conta 73 milioni di utenti unici attivi quotidianamente, si sono uniti per acquistare le azioni del rivenditore di videogiochi, facendo impennare il suo valore e causando perdite milionarie ai fondi speculativi che avevano scommesso al ribasso contro la società. Dulcis in fundo, dalla sua fondazione nel 2005, la società non ha mai fatto profitti.