Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Io non odio. È troppo faticoso ricordarsi giorno dopo giorno chi e perché” (Maurizio Costanzo)
È stata la settimana di Nvidia. La società leader nel campo dei semiconduttori di nuova generazione, non ha deluso riportando risultati superiori alle attese che hanno spinto il titolo verso nuovi massimi storici, +8,5% nelle ultime 5 sedute. Anche Piazza Affari si è messa in luce con un guadagno del 3%, avvicinando la soglia dei 33mila punti. Ma sono tutte le Borse ad avere ben performato: l’indice MSCI World ha messo a segno un rialzo dell’1,4%, mentre l’S&P 500 dell’1,6%. Il riflesso da un lato dei buoni dati macro sullo stato di salute dell’economia Usa e dall’altro lo slittamento dell’inizio della fase di politica monetaria espansiva, che, in Europa, favorisce i titoli finanziari, il cui peso sugli indici è significativo soprattutto in Italia. La settimana si è chiusa invece in profondo rosso per l’Eua, ovvero il future sui diritti di inquinamento, il prezzo del gas e il petrolio. Il contratto TTF sulla Borsa di Amsterdam in particolare ha fatto segnare il nuovo minimo dal maggio 2021. Il segnale che, almeno in Europa, la recessione è alle porte sebbene con almeno un trimestre di ritardo rispetto alle previsioni. In calo anche la volatilità, tornata sui minimi storici, complice anche il venire meno delle tensioni geopolitiche a due anni dall’inizio del conflitto tra Ucraina e Russia. In particolare è dal Medio Oriente che arrivano le “buone” notizie, con la tregua tra Israele e Hamas che pare sempre più vicina. La settimana dei dati macro è molto ricca con il marker mover in calendario mercoledì alle 14:30 ovvero il dato sul Pil Usa nel quarto trimestre 2023: atteso un rialzo del 3,3%, rispetto al +4,9% del trimestre precedente. Giovedì alle 14:00 invece l’inflazione in Germania a febbraio, attesa in aumento del 2,6% su base annua e piatta su base sequenziale.
Triste anniversario
Sono passati due anni da quando è scoppiato il terremoto geopolitico che pare avere riportato indietro le lancette di oltre 70 anni. Ma questi sconvolgimenti non sembrano avere turbato le principali Borse. L’indice azionario mondiale ovvero l’MSCI World ha da poco fatto segnare il massimo storico e così anche l’S&P 500. Piazza Affari nel 2023 è stata la migliore piazza finanziaria d’Europa e da inizio anno è sul podio a livello internazionale. Superata di slancio la soglia dei 30mila punti, è tornata su livelli che non vedeva da oltre 16 anni. Siamo ancora lontano dai massimi storici posti poco sopra i 50mila punti, ma la strada sembra portare verso quella direzione. Le tensioni non si placano e quotidianamente gli operatori si devono confrontare con un flusso di notizie che spinge verso la volatilità, eppure l’indice della paura, ovvero il Vix sull’S&P 500, è ai minimi storici. A distanza di 2 anni dallo scoppio del conflitto tra Ucraina e Russia, è quindi ancora più significativo fare un bilancio di chi ha resistito, prendendo addirittura slancio, e chi invece ha sofferto e guarda con grande speranza a un cambio di scenario. Il protagonismo dell’industria militare ha senza dubbio favorito Leonardo, tornata sui prezzi del 2007, meno scontato il rialzo di Brunello Cucinelli e Ferrari. L’aumento dell’inflazione ha spinto al rialzo i tassi e di conseguenza i profitti delle banche, vere trascinatrici del rialzo di Piazza Affari, me nello stesso tempo frenato i consumi e penalizzando le aziende industriali. Per questo tra i meno brillanti in questi due anni di tensione geopolitica troviamo Campari, Interpump e Pirelli &C.
C’è Valore nel BTP?
Inizia oggi, per concludersi il 1° marzo il collocamento della prima tranche 2024 del Btp Valore. Il titolo è dedicato esclusivamente al pubblico retail, con una durata di sei anni e un premio fedeltà pari allo 0,7% per chi lo acquisterà durante il collocamento e lo terrà fino alla scadenza. Per questa edizione il Tesoro ha previsto un rendimento minimo garantito (lordo) del 3,25% per i primi tre anni che sale al 4% per il quarto, quinto e sesto anno. Al termine del collocamento, verranno annunciati i tassi cedolari definitivi che potranno essere confermati o rivisti al rialzo, in base alle condizioni di mercato del giorno di chiusura dell’emissione. “Il Btp Valore è uno strumento interessante, ma non bisogna dimenticare che risponde a specifici obiettivi di investimento: protezione del capitale con garanzia dello Stato italiano e generazione di una cedola annua. Non è una soluzione adatta a raggiungere qualsiasi obiettivo, ad esempio chi cercasse la crescita del capitale investito dovrebbe esplorare soluzioni alternative”, ha dichiarato Vincenzo Cuscito, head of investment consultants Italy di Moneyfarm. Una posizione che condividiamo, ritenendo che nel lungo periodo i rendimenti migliori siano quelli generati dagli investimenti in economia reale. Lo dimostra il fatto che dal 2001 a fine 2023 i migliori investimenti al mondo siano stati rispettivamente l’azionario nei Paesi emergenti e l’azionario americano (al lordo dell’effetto cambio) con un rendimento medio annuo rispettivamente del 6,75% e del 6,40%. Nello stesso periodo i bond governativi hanno reso il 3,35% l’anno.