Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Il segreto della felicità è la libertà, e il segreto della libertà è il coraggio” (Tucidite)
La settimana delle banche centrali inizia con il segno positivo. L’indice MSCI World si è mosso al rialzo, +0,34%, in attesa delle riunioni di Fed e Bce che metteranno alla prova le aspettative degli operatori sui movimenti dei tassi nel corso del prossimo anno. Come abbiamo più volte ricordato il mercato sta ipotizzando sino cinque tagli dei tassi, almeno negli USA, con una probabilità non trascurabile a partire da marzo 2024, ovvero di poco inferiore al 40%. Ipotesi tutt’altro che remota considerato che, in attesa di nuovi dati sull’inflazione, gli indicatori fanno presumere un ulteriore raffreddamento almeno per la componente baseline, ovvero quella più volatile. Nella giornata di ieri il petrolio è sceso sotto i $70, mentre il gas naturale ha perso rispettivamente il 13% in Usa e il 9% in Europa. Debole anche l’EUA, il prezzo delle emissioni di carbonio, ovvero una buona approssimazione dei livelli di inquinamento futuro che dipendono dall’andamento dell’economia. Un calo di questo indicatore è un anticipatore del fatto che l’Europa andrà in recessione. Inflazione in calo e recessione sono due buoni motivi per cambiare la politica monetaria in modo accomodante e quindi sostenere la prosecuzione del rialzo delle Borse, con una sana rotazione settoriale. In vista della riunione della Fed del 13 dicembre attenzione oggi alle 14:30 quando sarà diffuso il dato sull’inflazione a novembre in USA attesa stabile sul mese precedente e in leggero rallentamento su base annua.
L’AI all’europea
L’Europa dopo 2 anni di discussioni, ha emesso la prima normativa al mondo nell’intelligenza artificiale. L’AI Act è una scommessa molto seria: per fare buona innovazione servono delle buone regole. Se L’Europa avrà ragione lo sviluppo dell’AI nel nostro continente sarà molto più forte che in altre parti del mondo come USA e Cina. Secondo gli esperti, a cominciare dal Proff. Luciano Floridi dell’Università di Yale, ci sono buone ragioni per sostenere che questa strada sia quella giusta. Questo nonostante le principali aziende mondiali nel settore siano tutte Nord Americane. L’obiettivo dell’Unione Europea è portare queste grandi aziende nel vecchio continente, e sostenere lo sviluppo delle PMI domestiche. In questa prospettiva molta attenzione alle società quotate in Italia ed in particolare quelle presenti sull’indice Euronext Growth Milan che hanno già avviato un percorso di sviluppo con applicazioni commerciali in ambito AI. Tra queste IDNTT, RETI e Spindox tutte oggetto di copertura da parte dell’ufficio studi di Integrae SIM.
COP 28 al rush finale
Oggi si chiude la riunione sul clima organizzata dall’Onu. Grande attesa per la versione definitiva della dichiarazione finale che a livello di bozza fa molto discutere. La presidenza emiratina viene accusata di essere troppo morbida nei confronti degli interessi dei Paesi dell’Opec, ovvero prevedere una riduzione generica del consumo e della produzione di combustibili fossili (cd “phase down”) piuttosto che stabilire l’abbandono e una data definitiva per la fine dell’era del petrolio (cd “phase out”). Non mancano però gli impegni formali sul fronte green: fondi per triplicare le rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030. Nel frattempo in Italia fa discutere il caso dell’Ilva. Quella che sarebbe dovuta diventare la principale acciaieria green d’Europa, rischia di chiudere per mancanza di fondi. Lo Stato ha iniettato €1 miliardo nel corso degli ultimi 2 anni, ma senza avere voce in capitolo nella gestione che viene detenuta invece da Mittal, che però non intende impegnarsi finanziariamente. Un conflitto che mina il futuro dell’industria siderurgica, strategica per la competitività del Paese, nella prospettiva di una de-globalizzazione.