Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neppure un giorno in tutta la tua vita” (Confucio)
Tanto tuonò che piovve. Come una doccia fredda arriva la prima seduta di correzione. Non un passo indietro tale da mettere in discussione il trend positivo di fondo ma si tratta comunque di un segnale. Il game changer della giornata sono stati i dati sul mercato del lavoro statunitense. Mentre diversi indicatori hanno segnalato un peggioramento, altrettanti hanno suggerito l’esatto contrario. Ad accrescere ulteriormente la confusione sono state le brusche revisioni di alcune serie, che hanno occasionalmente capovolto la narrazione. Tutto ciò rappresenta un grosso problema per la Federal Reserve che tra 20 giorni prenderà una decisione sui tassi di interesse. Stiamo certamente assistendo a un ammorbidimento rispetto ai livelli molto elevati dello scorso anno e questo rassicurerà la Fed, ma è probabile anche che i membri del Comitato continuino a temere il rischio di una ripresa delle pressioni inflazionistiche, non diversamente da quanto sembra stia accadendo nel Regno Unito. Il riflesso sul mercato è che i trader vedono ora le probabilità di un aumento del costo del denaro di 25 punti base ad oltre il 90%, dal 50% di un mese fa. Nello stesso giorno la volatilità ha messo a segno un rialzo superiore al 10%, riportandosi sui massimi da 1 mese. In questa prospettiva oggi saranno diffusi importanti dati macro sul mercato del lavoro ovvero: salario orario medio, buste paga del settore non agricolo, tasso di disoccupazione.
Milano uber alles
Dopo avere annunciato l’apertura della nuova linea della metropolitana che collegherà il centro città all’aeroporto in 13 minuti arriva una nuova importante notizia per lo sviluppo del capoluogo. Secondo Reuters l’Italia è in trattativa con i fondi sovrani di Norvegia, Arabia Saudita e Singapore per un progetto del valore di €1 miliardo per lo sviluppo di un’area residenziale a Milano. L’iniziativa si inserisce nel quadro degli sforzi del Governo guidato da Giorgia Meloni per stringere legami più stretti con i Paesi del Golfo e, in generale, per rendere l’Italia più attraente per gli investitori stranieri. Formalmente l’iniziativa sarà affidata a Invimit, società di asset management gestita dal Tesoro, che sta cercando partner per investire €650 milioni per riqualificare un sito degradato di 388.000 metri quadrati nella periferia ovest di Milano attraverso la costruzione di abitazioni e di quello che sarà il secondo parco più grande della città. Il valore del sito alla fine dell’investimento previsto è stimato appunto in 1 miliardo. Il progetto non potrà che avere ricadute positive anche sul mercato dei capitali ed in particolare Piazza Affari dove sono quotate diverse imprese attive nel campo dello sviluppo immobiliare. Secondo la società di ricerca Scenari Immobiliari, quest’anno Milano dovrebbe registrare un aumento di 5,1 milioni di metri quadrati di superficie edificabile potenziale e un aumento medio dei prezzi del 6%.
Resistere all’inflazione
Secondo il Group CIO di Amundi nel secondo semestre 2023 va messo in primo piano un’asset allocation che consenta di resistere all’inflazione. Secondo l’esperto alla luce dello scenario macroeconomico di fondo e la debole crescita degli utili, l’allocazione dei capitali deve essere prudente, perché non vi sono certezze riguardo a potenziali rialzi mentre permangono i rischi ribassisti. Una pausa della Fed, la discesa dell’inflazione e la persistente ripresa degli utili dovrebbero innescare il passaggio alla fase finale del ciclo, con un outlook più favorevole per i mercati azionari verso la fine dell’anno. I tassi prossimi al picco sono favorevoli a titoli di Stato e obbligazioni societarie di elevata qualità mentre occorre essere prudenti sulle obbligazioni high yield. In conclusione con prezzi al consumo che rimangono al di sopra dei livelli normali è consigliabile aumentare le fonti di diversificazione come i mercati privati (soprattutto infrastrutture) e gli hedge fund (global macro). In particolare per affrontare la questione della traiettoria dell’inflazione sarà fondamentale aumentare l’allocazione settoriale alle aree più resilienti.