Il punto sul mercato di Integrae SIM
“The bird is free” (Elon Musk)
Via CEO, CFO e capo legale. Inizia la decapitazione dei vertici del gruppo dopo che Elon Musk ha chiuso definitivamente l’accordo per rilevare la maggioranza del capitale di Twitter. I manager sarebbero stati “licenziati in tronco” e accompagnati fuori dalla sede del gruppo. Per loro l’accusa è di aver ingannato lo stesso Musk e altri investitori, sul numero degli account fake del social media. Il prossimo passo sarà il delisting del titolo. Amazon invece è calata a Wall Street del 20% (un tonfo simile a quello di Meta) dopo avere rivisto al ribasso le previsioni di vendite per il periodo natalizio e tagliato le stime di profitto che potrebbero anche essere pari a “zero” nell’ultimo trimestre. Apple invece ha riportato risultati record, dichiarando che la base installata attiva di dispositivi ha raggiunto il massimo storico per tutte le principali categorie di prodotto. Il tech resta quindi in una situazione di “luci e ombre” alla ricerca di una nuova identità dopo la sbornia della stay home economy.
Gli ultrafalchi
Nonostante il maxi rialzo la Bce è stata meno falco delle attese. Per Erik Nielsen invece, economista di Unicredit, il messaggio di Christine Lagarde è stato definito “ultra falco” ovvero dopo tre rialzi di fila ci potrebbero essere ulteriori 3 rialzi. Questo implica un 2023 molto complesso. Chi avrà ragione? Il mercato, che ieri ha festeggiato con un rialzo, oppure l’economista? Solo il tempo lo potrà dire. Certamente la coperta è corta, nel senso che o si combatte l’inflazione, ma ci si espone alla recessione o viceversa. La novità delle ultime settimane è che non solo il costo dei vettori energetici è calato, ma potremmo anche essere in una situazione di eccesso di stoccaggi per affrontare l’inverno. Lo scenario è quindi di un raffreddamento “naturale” dei prezzi e quindi la prospettiva di un calo del costo del denaro. Sui mercati si nota infine il ritorno degli acquisti di titoli di reddito fisso. Diversa la situazione in Usa dove l’economia non è in recessione, anzi l’inflazione corre a causa della piena occupazione e l’impatto degli aiuti legati alla pandemia.
Il Governo degli italiani
Il nuovo esecutivo si appresta a varare i primi provvedimenti economici per fare fronte all’emergenza energetica che sta colpendo famiglie e imprese. Non mancheranno inoltre provvedimenti di carattere fiscale che dovrebbero essere molto meno generosi di quelli promessi in campagna elettorale. Il rischio è di replicare quanto successo in Uk, dove il maxi piano di incentivi fiscali di Liz Truss, è costato il posto al primo ministro. Nel frattempo il Btp mantiene un rendimento intorno al 4%, l’effetto Bce non si è praticamente visto. Questo risultato riflette anche il fatto che la situazione reale sta andando meglio di quella finanziaria. Il nostro Paese ha un discreto grado di fiducia da parte di famiglie e imprese, ed in assenza di escalation nel conflitto tra Ucraina e Russia ovvero almeno di un armistizio, la recessione potrebbe essere davvero mini. Questa l’opinione dell’economista Luigi Zingales che ha anche tirato le orecchie alla Bce, che dopo avere trascurato la prima impennata dell’inflazione, sta maldestramente tentando di recuperare alzando i tassi in maniera “violenta”. Ne farà le spese l’economia reale, ma con l‘inflazione a trarre benefici sarà soprattutto il debito pubblico che si svaluta senza sacrifici.