Il punto sul mercato di Integrae SIM
“A chi sa attendere il tempo apre ogni porta” (proverbio cinese)
I capi di stato dell’Unione Europea hanno trovato l’accordo per fornire maggiori aiuti finanziari e militari all’Ucraina, ma un’intera giornata di colloqui non è bastata per trovare un accordo su come e se limitare i prezzi del gas. La maggior parte dei 27 Paesi dell’Ue vuole applicare un tetto ai prezzi del gas, ma non ha trovato una sintesi sui dettagli: le opzioni sul tavolo comprendono un tetto su tutto il gas, un “corridoio dinamico”, un tetto al prezzo per il gas utilizzato specificamente per la produzione di energia o solo per il gas russo. La politica sta discutendo la questione da settimane, finora senza risultati, sebbene i 27 abbiano concordato altre misure congiunte per far fronte alla crescente crisi energetica, dato che l’impennata dei prezzi minaccia di provocare una recessione nel blocco. In assenza della politica il TTF ovvero il future sul gas naturale quotato alla Borsa ICE di Amsterdam ha perso il 55% dai massimi, tornando sui livelli di fine luglio. Nonostante ciò la Bce sta proseguendo sulla propria strada replicando di fatto la strategia della Fed ovvero lotta all’inflazione senza se e senza ma. Il risultato è che i mercati finanziari sono in fibrillazione, gli indici continuano a trattare sui minimi di periodo e si guarda con preoccupazione alla stagione delle trimestrali in Usa che sta per iniziare.
Riflettori puntati sui verbali FOMC
Nella settimana in corso i dati macroecnomici da monitorare sono i prezzi alla produzione in Usa a settembre in uscita mercoledì, nella stessa giornata interverrà la Governatrice della Bce, Christine Lagarde, saranno diffuse le previsioni dell’EIA sull’energia nel breve termine e i verbali di riunione del FOMC. Giovedì invece sarà il momento dell’indice dei prezzi al consumo a settembre in Usa e le richieste di sussidi di disoccupazione. Venerdì infine sono previste le vendite al dettaglio di beni essenziali a settembre. Nel complesso le indicazioni che usciranno dal calendario economico influenzeranno le decisioni che saranno prese dalle banche centrali in occasione delle proprie riunioni. Le attese sono per un nuovo rialzo di 75 punti base, su entrambe i lati dell’Atlantico. Con la differenza che in Usa potrebbe esser l’ultimo maxi aumento (i prossimi dovrebbero essere intorno ai 50 punti), mentre in Europa potrebbero essercene almeno un altro paio.
Riapre il Palazzo
Questa settimana si riunirà per la prima volta il nuovo parlamento italiano, ed entro 20 giorni dovrebbe essere formato il Governo. Sul tavolo il problema principale è arginare il maxi aumento delle bollette energetiche che si ripercuoterà su famiglie e imprese con il calo delle temperature. Il Governo Draghi ha lasciato in eredità un “tesoretto” di €10 miliardi, che pare ben poca cosa rispetto ai €200 miliardi della Germania. Ma questo è quanto si possono permettere le nostre finanze pubbliche, a meno che il Governo, non ridiscuta con l’Europa il PNRR e lo riveda verso misure di sostegno per l’emergenza. A dicembre è attesa una nuova tranche di aiuti derivanti al PNRR attualmente in vigore, ma la cui erogazione dipende dal raggiungimento di numerosi obiettivi che ad oggi sono ben lontani dall’essere raggiunti. In questo quadro il nostro mercato azionario resta fragile soprattutto per il peso elevato sull’indice che hanno le società più esposte al nuovo Governo come bancari, assicurativi e telecomunicazioni.