Il Gruppo ha generato valore della produzione pari a € 26,33 mln, +15,7% vs € 22,76 mln al 1H21A. L’EBITDA al 30 giugno 2022 risulta pari a € 2,41 mln, rispetto al valore di € 3,02 mln nel 1H21A, per un decremento del 20,0%. La Società ha risentito dell’incertezza del contesto globale, da cui sono derivati importanti incrementi dei prezzi delle materie prime (sia metalli industriali che in primis energia elettrica e gas) e da difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali; l’EBITDA margin è quindi pari al 9,2%. L’EBIT, dopo ammortamenti e svalutazioni per € 1,93 mln, ammonta a € 0,48 mln, quasi dimezzato rispetto al valore all’1H21A. In calo, di conseguenza, anche l’EBIT margin, che passa dal 4,2% al 1,8% al 30 giugno 2022. Positivo il Net Income, pari a € 0,54 mln. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione semestrale per il 1H22A, modifichiamo le nostre stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo valore della produzione FY22E pari a € 52,50 mln ed un EBITDA pari a € 5,35 mln, corrispondente ad una marginalità del 10,2%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 57,50 mln (CAGR 21A-24E: 6,2%) nel FY24E, con EBITDA pari a € 7,20 mln (corrispondente ad un EBITDA margin del 12,5%), in crescita rispetto a € 6,72 mln del FY21A (corrispondente ad un EBITDA margin del 14,0%). Abbiamo condotto la valutazione dell’equity range di Vimi Fasteners sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di Società comparabili. Il valore che risulta dall’applicazione della metodologia DCF è pari a € 44,9 mln, mentre quello risultante dal metodo dei multipli, applicando uno sconto del 25%, è pari a € 15,0 mln. Ne risulta un equity value medio di € 29,9 mln; il target price è € 2,20 (prev. € 2,85), rating BUY e risk MEDIUM. |